Spi, Fnp e Uilp a Kosic: subito un tavolo su riqualificazione e rette delle case di riposo

Le segreterie regionali dei sindacati dei pensionati Cgil Cisl e Uil lanciano un ultimo appello all’assessore Kosic per aprire subito un tavolo sulla riqualificazione le rette delle case di riposo. “Per le case di riposo – dicono in un comunicato Spi, Fnp e Uilp – sono molti i temi in ballo, quindi riteniamo indispensabile che finalmente il processo di riqualificazione, definito e tanto atteso, finalmente si avvii. 
Dopo oltre 10 anni di attesa, riguardo al processo di riqualificazione che deve migliorare la qualità della vita e umanizzare la qualità dell’assistenza, proporzionandola alla gravità della non autosufficienza (l’obiettivo era previsto nella LR 1098) e dopo più di due anni dall’approvazione del D.Pres.n.333 dell’11 dicembre 2008, che approvava e rendeva esecutivi i criteri per la riclassificazione –riqualificazione delle strutture esistenti,  non sono più sopportabili ulteriori ritardi e non si possono frapporre ulteriori ostacoli all’avvio effettivo del processo.
Non vorremmo che prevalessero nuovamente quegli interessi privati che puntano all’autorizzazione di nuovi posti piuttosto che alla riqualificazione delle strutture esistenti, attuando celermente  e concludendo il processo così come definito dal D.Pres. n.3332008.
Si chiede un percorso di abbattimento delle rette che tenga conto del criterio dell’ISEE  legato alla gravità dell’ospite.
Si avvii una revisione degli artt. 27 e 28 del DP Reg.3338 attraverso l’istituzione di una commissione di vigilanza  regionale  con le seguenti  funzioni: – di carattere autorizzativo legate al rilascio, modifica, sospensione,revoca dell’autorizzazione all’esercizio; di carattere ispettivo legate alla valutazione dei requisiti di funzionamento posseduti, ossia all’accertamento delle modalità gestionali e funzionali.
Si attui il programma regionale per la qualificazione del personale privo di titoli che opera nelle strutture utilizzando i fondi europei destinati alla formazione (quindi senza oneri a carico della Regione).
Inoltre si chiede la definizione delle misure da adottare e dei tempi di messa a regime per generalizzare il comportamento proattivo dei servizi territoriali, con la promozione della domiciliarità ed il contrasto all’istituzionalizzazione, in tempi brevi, su tutto il territorio regionale, l’accesso ai Centri diurni ed alle case di riposo, così come prevede l’art.18 del Regolamento adottato con D.Pres.3332008 e la presa in carico integrata  con la definizione del Piano personalizzato integrato, condiviso con la persona non autosufficiente.