Amministrative, a Porcia il secondo confronto tra Spi e candidati
Rafforzare la rete dei servizi socio-sanitari, per aumentare la capacità di risposta ad anziani, fragili e persone non autosufficienti. Migliorare i servizi alle famiglie, fondamentali per contrastare le tendenze demografiche in atto, che colpiscono anche la Destra Tagliamento, sia pure in modo meno pesante rispetto al resto della regione. Adottare la contrattazione sociale come prassi di riferimento per il confronto con le associazioni di rappresentanza in materia di servizi, imposte locali, lotta all’evasione e all’elusione fiscale, politiche per la casa e per il lavoro. È quanto chiede il Sindacato pensionati Cgil ai candidati sindaco di Porcia, il primo cittadino uscente Mario Sartini (centrodestra) e il suo sfidante Mario Bianchini, centrosinistra, chiamati a un confronto pubblico stasera nel Csa Auditorium di via delle Risorgive.
Tra le questioni cruciali da affrontare, secondo il sindacato, anche gli allarmanti segnali di crisi della partecipazione democratica e di disaffezione alla politica. «In occasione delle regionali del 2023 – rimarca la segreteria provinciale dello Spi Giuliana Pigozzo – l’affluenza alle urne a Porcia è precipitata al 46%, con un calo di 9 punti rispetto a cinque anni prima e di ben 26 rispetto alle politiche del 2022. Sono sintomi di una fuga dalla politica e dalla partecipazione democratica che colpisce in maniera particolarmente forte questa comunità e che devono essere contrastati anche attraverso una politica di coinvolgimento della popolazione, che realizzi scelte condivise e partecipate». Prima del confronto tra i due candidati, coordinato da Luciano Bellomo, della lega territoriale Spi di Pordenone, è stata tracciata un’analisi del quadro sociale, demografico ed economico a Porcia. Le tendenze in atto, dal calo delle nascite all’invecchiamento della popolazione, dal mercato del lavoro all’andamento dei redditi, che evidenzia un aumento degli squilibri e delle differenze, alzano il livello delle difficoltà che dovranno affrontare la prossima Giunta e il prossimo Consiglio. «Anche a Porcia – spiega il segretario regionale dello Spi Cgil Fvg Renato Bressan – il numero degli over 65 supera ampiamente la soglia del 25%, il numero dei grandi anziani si è triplicato in trent’anni, arrivando all’8% della popolazione, mentre parallelamente calano le nascite, che in 20 anni si sono quasi dimezzate, e cala la popolazione in età lavorativa, aggravando le incognite che incombono sul mercato del lavoro e sul futuro dei nostri giovani». L’andamento demografico riduce progressivamente anche la capacità delle reti familiari di far fronte agli oneri assistenziali nei confronti di parenti anziani e non indipendenti, aumentando la pressione sulle strutture residenziali, sempre più care, e sui servizi di assistenza domiciliare. Da qui, per lo Spi, l’esigenza di un protagonismo e di un maggiore impegno dei sindaci anche sul versante dell’integrazione socio-sanitaria e nella ricerca di forme innovative di assistenza e di promozione dell’invecchiamento attivo.
Fotografie di Maria Luisa Melcher