Più welfare sul territorio: firmato il protocollo tra Anci e sindacati pensionati

Realizzare una profonda riforma del sistema socio-sanitario regionale nel suo complesso, per far fronte ai tagli agli enti locali disposti dalla Finanziaria nazionale e rafforzare una rete di servizi di protezione sociale oggi inadeguata rispetto ai crescenti bisogni assistenziali degli anziani e delle fasce deboli. Questo l’obiettivo comune che si prefiggono l’Anci Fvg e le segreterie regionali dei sindacati dei pensionati di Cgil-Cisl-Uil, in un protocollo congiunto firmato questa settimana, sottoscritto anche da Federsanità e dalla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria.
Tra i punti centrali dell’intesa – che reca la firma dei presidenti Gianfranco Pizzolitto, Giuseppe Napoli e Vittorino Boem per Anci, Federsanità e Conferenza permanente, di Ezio Medeot, Marisa Susanna e Arnoldo Renni per Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil – l’impegno degli enti locali a rafforzare la lotta all’evasione fiscale e contributiva, attraverso «protocolli specifici tra i comuni e l’Agenzia delle Entrate, volti a recuperare risorse illegalmente sottratte alla collettività». Una percentuale dei maggiori introiti così incassati dai Comuni, questo l’impegno sancito dall’accordo, andrà «a sostegno delle spese per i servizi sociali territoriali, d’intesa con le parti sociali». I firmatari si impegnano inoltre a promuovere nei confronti della Regione nuove politiche di sostegno alla fasce deboli, con particolare riferimento al problema della non autosufficienza.
«L’Anci e i sindacati dei pensionati – si legge nel protocollo – hanno voluto stendere un piano d’azione strategico teso a fronteggiare in modo strutturale l’emergenza delle nuove povertà , non solo dei pensionati ma anche delle famiglie, per rispondere a domande di tutela sempre più complesse». Gli obiettivi prioritari d’intervento previsti dall’accordo riguardano il sostegno all’assistenza domiciliare, il rafforzamento delle attività di assistenza post-cura e di riabilitazione, con la sistematica presa in carico dei pazienti affetti da gravi patologie, la diffusione sul territorio regionale dei centri diurni e di altri centri di socializzazione per gli anziani, la valorizzazione e la messa a regime dei piani di zona.
Considerato il momento di difficoltà economica di molte famiglie, infine, uno specifico impegno sarà volto a garantire agevolazioni e sconti nelle tariffe per gli anziani over65 e le fasce più deboli.