Farmaci, allarme ticket. I sindacati pensionati “chiamano” Kosic

Un intervento urgente della Giunta per arginare il rischio ticket sui farmaci di fascia “A”. A sollecitarlo sono le segreterie regionali dei sindacati dei pensionati di Cgil-Cisl-Uil, che hanno formalmente inviato una richiesta di incontro urgente all’assessore alla Salute Vladimir Kosic.
Il problema nasce dai nuovi prezzi di rimborso fissati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sui farmaci di fascia “A” equivalenti, determinati in base al decreto legge 78/2010, e dal tardivo adeguamento dei prezzi di vendita al pubblico da parte delle case farmaceutiche. L’effetto pratico è che su molti farmaci gli utenti sono chiamati a versare una differenza spesso consistente (vedi tabella allegata), anche nel caso in cui scelgano il prodotto generico. «Una novità – denunciano Ezio Medeot, Gianfranco Valenta e Caterina Martina, segretari regionali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil – che colpisce soprattutto le fasce deboli, in particolare i pensionati a basso reddito. Questo in una realtà in cui, anche in Fvg, l’importo medio delle pensioni erogate è di 750 euro mensili».
Da qui, e vista l’assenza di garanzie da parte del Governo sulla soluzione del problema, la richiesta di un intervento della Regione, che i sindacati vogliono discutere con Kosic. «Altre Regioni come la Toscana – spiegano ancora Medeot, Valenta e Martina – sono già intervenute per legge, stanziando fondi per azzerare i costi a carico degli utenti che scelgono il prodotto generico. È assolutamente inaccettabile infatti che i cittadini, in particolare quando si tratta di malati a basso reddito, siano chiamati a pagare ticket per farmaci di classe “A”, con maggiori costi che nei casi più gravi possono arrivare a diverse decine di euro».