Il 16 aprile al Miela “Ni Una Mà s”: un urlo potente contro il femminicidio

Un urlo potente contro il femminicidio: è Ni Una Mà s (Non una di
più), lo spettacolo organizzato dal Coordinamento Donne dello Spi Cgil Fvg e
dall’Istituto Livio Saranz che andrà  in scena al teatro Miela di Trieste (corso
Duca degli Abruzzi 3) martedì 16 aprile con inizio alle ore 18. L’ingresso è
libero.
Prodotto dalla Inoutput di Nerina Cocchi – in collaborazione con
La MaMa Umbria International, KissKissBankBank e La Mandragola – e scritto da
Mia Parissi, Ni Una Mà s è una voce che si alza dalla confusione collettiva, la
voce di una donna dalle ossa ben solide che chiede che si aprano gli occhi al
femminicidio, a questa violenza contro le donne che isola, che limita, che
ammazza.
Slogan coniato da Susana Chà¡vez nella provincia di Juà¡rez in
Messico come richiamo alle onde di rapimenti e violenze contro le donne con il
tacito accordo di polizia e istituzioni, “Ni una mà¡s” diventa attraverso il
ritmo di Mia Parissi un urlo potente che parla del femminicidio in Italia. E
non solo.
Parla delle ossa che si spezzano nella società , di occhi verdi che
trapassano il cuore, della bellezza dello spirito umano che ci anima, e ci
eleva, tutti.Parla di alberi, di rami, di radici che continuiamo a calpestare,
senza renderci conto della loro solidità .
Uno spettacolo per far sì che che mai più una donna sia toccata
dalla violenza, a parole e a fatti. Non perché è donna, e quindi debole. Non
perché l’uomo in quanto uomo è violento. Non si tratta di una lotta tra i
sessi, ma di andare oltre le parole “vittima”, “abuso” e “superiorità “. Si
tratta di capire che se qualcuno picchia, insulta, ammazza, siamo tutti
responsabili. Perchè scegliamo di non vedere, di non guardare, di non parlare.
Ni Una Mà s è uno spettacolo con Giovanna Scardoni; scene e costumi
sono a cura di Giulia Pecorari, le musiche di Davide Fensi, virtual
orchestration and sounds di Michele Busdraghi, la fotografia di Andrea Messana
e i video di Daniel Pinheiro.