Fondo per l’autonomia: luci e ombre nel nuovo regolamento

Bene l’estensione del contributo regionale sulle badanti, riconosciuto anche sui contratti di lavoro fino al limite minimo di 20 ore settimanali. Bene anche la maggiorazione del 20% dell’assegno per chi ricorre a due badanti, l’aumento del contributo mensile per gli anziani non autosufficienti già beneficiari del fondo per l’autonomia (Fap) e le altre novità introdotte a favore delle persone diversamente abili. Netta contrarietà invece sulla riduzione dell’assegno per i nuovi utenti, già criticata sia in sede di confronto con l’assessorato nel 2009 sia nel corso dell’audizione con la III Commissione , e sulla mancata attualizzazione dell’Isee a beneficio delle famiglie colpite dalla crisi.
Questa, in sintesi, la posizione dei sindacati pensionati riguardo al nuovo regolamento del Fap, che entrerà in vigore dal prossimo 1° agosto. «Alcune delle nostre richieste sono state accolte, ma restano parti che possono e devono essere migliorate riprendendo il confronto con i sindacati», dichiarano i segretari regionali Ezio Medeot, Gianfranco Valenta e Caterina Martina. Tra i rilievi mossi dai sindacati anche quello relativo ai tempi di approvazione del regolamento: «La cui entrata in vigore – sostengono – era prevista per il 1° gennaio di quest’anno».
Entrando nel merito delle novità introdotte, i sindacati criticano in particolare la riduzione dell’assegno per i nuovi utenti, con tagli che andranno dai 150 ai 500 euro annuali a seconda della gravità e della fascia di reddito, con eccezione dei nuclei con reddito Isee fino a 7.500 euro. Quanto al superamento della rendicontazione delle spese, secondo Spi, Fnp e Uilp «sarebbe stato meglio mantenere l’obbligo di giustificare almeno una parte del beneficio annuale ricevuto, anche attraverso forme di autocertificazione, in linea con quanto richiesto all’unanimità dalla conferenza permanente dei Comuni che, attraverso gli ambiti distrettuali, gestiscono il Fap».