Arriva la quattordicesima. Ma senza adeguamento Istat

Luglio, come ogni anno, è il mese del pagamento della cosiddetta Quattordicesima ai pensionati con almeno 15 anni di contributi versati (18 per gli autonomi) e reddito annuo lordo fino a 14.657 euro, pari a 1.127 euro lordi mensili. Introdotta a partire dal 2008 a favore dei titolari a basso reddito, la “somma aggiuntiva” prevede un pagamento una-tantum esentasse, di importo variabile (vedi la tabella) basato sul reddito e sull’anzianità  contributiva del pensionato. Previsto anche un requisito d’età : hanno diritto al beneficio, infatti, solo i pensionati che abbiano compiuto 64 anni.
In presenza dei requisiti, la Quattordicesima è un beneficio automatico, non soggetto a domanda, erogato di norma con la pensione di luglio (a dicembre solo per chi maturi i requisiti dopo giugno). Trattandosi di un bonus aggiuntivo ed esentasse, il suo importo deve essere aggiornato per legge e non è soggetto a perequazione automatica: gli importi, pertanto, sono gli stessi del 2022, nonostante un’inflazione a doppia cifra.
Inizialmente prevista solo per i pensionati con reddito mensile fino a 1,5 volte la pensione minima (oggi si tratta di 845,61 euro mensili lordi), a partire dal 2017 è stata estesa fino alla soglia di 2 volte la pensione minima (oggi 1.127,48 euro lordi). Gli importi vanno da un minimo di 437 a un massimo di 655 euro, a seconda dell’anzianità  contributiva, se il reddito del pensionato rientra in prima fascia, non supera cioè gli 845,61 euro. Al di sopra di questa soglia, e fino a 1.127,48 euro di reddito, gli importi scendono da un minimo di 336 a un massimo di 504 euro.