Solo Serracchiani partecipa al confronto coi sindacati pensionati

Invecchiamento attivo, ticket, assistenza domiciliare, case di riposo. Questi i
punti al centro del confronto tra i sindacati dei pensionati di Cgil-Cisl-Uil e
i candidati alla presidenza della Regione, tenutosi questa mattina al centro
congresso Enaip di Pasian di Prato. Un dibattito che ha visto la partecipazione
di Debora Serracchiani, l’unica ad aver accolto l’invito di Spi, Fnp e Uilp.
Se la candidata del centrosinistra ha confermato i suoi impegni in materia di
welfare e politiche per gli anziani, a partire dall’approvazione di una legge
regionale sull’invecchiamento attivo e dalla cancellazione dei ticket sulla
diagnostica, l’assenza degli altri tre candidati è stata duramente
stigmatizzata dalle segreterie regionali dei pensionati. «La mancata risposta
al nostro invito ““ denunciano Ezio Medeot (Spi-Cgil), Gianfranco Valenta
(Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp) ““ è segno di una palese mancanza di
sensibilità  verso una fascia di persone che rappresenta oltre un quarto della
popolazione regionale e dove si registra una forte crescita delle aree di
povertà  e disagio, a causa della crisi e del calo del potere di acquisto delle
pensioni. Positivo invece che la candidata del centrosinistra abbia confermato
alcuni importanti impegni del suo programma, ai quali ovviamente chiederemo di
dare immediato seguito in caso di vittoria».
L’incontro è stato anche l’occasione per una presa di posizione sul nuovo
regolamento del Fondo per l’autonomia possibile, appena approvato dalla Giunta.
Un documento che per i sindacati, a fianco di alcuni «passi in avanti» rispetto
all’attuale gestione del Fap, «lascia irrisolti diversi nodi, sui quali dovrà 
assolutamente essere riaperto il confronto all’inizio della prossima legislatura».
Spi, Fnp e Uilp, in particolare, rivendicano la necessità  di un incremento
della dotazione del Fap rispetto agli attuali 34 milioni, «per far fronte alla
crescita delle liste di attesa e per confermare l’assistenza domiciliare come
opzione prioritaria rispetto al ricorso alla casa di riposo». Duramente
contestata inoltre la facoltà  della Giunta regionale, prevista dall’articolo 11
nuovo regolamento, di modificare unilateralmente i criteri di accesso al fondo e
gli importi.
«Se l’assessore Ciriani ha parlato di un documento condiviso ““ denunciano le
segreterie regionali ““, restano in realtà  diversi punti sui quali non c’è
accordo e diverse nostre richieste che non sono state accolte, a partire da
quelle sulla rendicontazione delle prestazioni, sull’attualizzazione degli Isee
per i nuclei familiari colpiti dalla crisi, ad esempio disoccupati e
cassintegrati, e per un maggiore collegamento tra accesso al fondo e le
condizioni economiche delle famiglie, attraverso una modifica delle attuali
fasce di reddito Isee».