Ricostruzione, a vincere la sfida fu anche il sindacato

«Il primo esempio concreto di contrattazione sociale nella storia della nostra regione». E il frutto di «una battaglia di popolo, che fu vinta anche grazie al contributo dei
lavoratori e del sindacato, senza il cui apporto la ricostruzione del Friuli
non sarebbe stata ciò che è stato». Con queste parole del segreterio regionale Ezio Medeot e di Gino Dorigo il sindacato pensionati Spi-Cgil ha spiegato, oggi a Venzone, quale fu il ruolo giocato dal mondo del lavoro nel dopo terremoto e nella ricostruzione.
Questo il tema del dibattito tenutosi all’Hotel Carnia, alla presenza del sindaco Fabio Di Bernardo, dell’assessore regionale alle
Risorse agricole Cristiano Shaurli, del segretario dello Spi-Cgil Pordenone
Giuseppe Dario e di Vera Lamonica, dello Spi nazionale.
«Parlare di ricostruzione ““ ha detto ancora Medeot, segretario generale dello Spi Cgil Fvg ““ non è solo
un modo per raccontare il passato. È anche una lezione per il presente: non a caso, infatti, anche dopo il sisma del centro Italia il Friuli viene citata come un esempio. E lo è tuttora perché fu il frutto di una lungimirante scelta di decentramento amministrativo e di confronto tra le istituzioni locali, la popolazione e le forze sociali».
Al segretario della Cgil Fvg Villiam Pezzetta il compito di riallacciare passato e presente, con l’auspicio che il terremoto
del centro Italia «sia davvero un’occasione per tornare al modello Friuli e la spinta per un grande piano di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio residenziale pubblico e privato, a partire dalle scuole». Nella
consapevolezza, ha aggiunto il leader della Cgil Fvg, «che sfide di questo tipo non si possono vincere se la logica imposta dall’Unione Europea resterà  quella di un’austerity che paralizza gli investimenti e le prospettive di ripresa».