Più welfare contra la crisi, la protesta dei pensionati in tutte le piazze del Fvg

«La conferma dell’attuale dotazione di 34 milioni sul Fap non basta. Per far
fronte alla crescita delle liste di attesa sono necessari ulteriori
stanziamenti, attingendo ai 70 milioni di nuove disponibilità  finanziarie
annunciate dal presidente Tondo la scorsa settimana». È l’appello rivolto dalle
segreterie regionali dei sindacati pensionati nel giorno della mobilitazione
nazionale indetta per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione
pubblica sulle difficili condizioni in cui vive la popolazione anziana,
aggravate dai tagli e del Governo, dalla ridotta perequazione delle pensioni e
dall’aumento della pressione fiscale.
All’iniziativa hanno aderito anche Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil del Friuli
Venezia Giulia, che questa mattina hanno organizzato presidi davanti alle
prefetture di Trieste, Gorizia, udine e Pordenone. «L’aumento del costo della
vita e della pressione fiscale su pensioni già  molto basse ““ spiegano Ezio
Medeot (Spi-Cgil), Gianfranco Valenta (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp-Uil) ““
sta allargando le aree di povertà  e di disagio anche tra gli anziani: in un
quadro simile, un ridimensionamento del welfare sul territorio avrebbe
conseguente devastanti».
Da qui la richiesta di interventi per contenere la crescita del disagio e della
povertà : l’allargamento della fascia di esenzione fiscale da 7.500 a 8.000 euro, la
ricostituzione del fondo nazionale per la non autosufficienza e nuove forme di
sostegno per i cosiddetti “incapienti”, che non possono beneficiare di
eventuali benefici fiscali. Sono stati inoltre sollecitati incontri con i
sindaci, cui i sindacati chiedono di fare fronte comune contro i tagli,
rivendicando nel contempo il massimo impegno in difesa del welfare territoriale
e misure per esentare i redditi più bassi dall’aumento di imposte locali e
tariffe.