Non autosufficienza, no al taglio delle risorse

Dura protesta dei sindacati dei pensionati contro la riduzione dei trasferimenti al Fondo per i non autosufficienti assistiti a domicilio, scesi da 21,9 milioni annunciati ai 21 previsti dalla Finanziaria 2010: «Un taglio inaccettabile – scrivono in una nota le segreterie regionali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil – anche alla luce delle assicurazioni dello stesso assessore Kosic, che aveva annunicato un aumento delle risorse complessive disponibili».
I sindacati non ci stanno, e rivendicano «l’esigibilità immediata» delle modifiche migliorative del Fap, definite a settembre del 2009, e l’assegnazione allo stesso di tutte le risorse che nel corso dell’anno saranno trasferite dallo Stato come quota del Fondo nazionale per la non autosufficienza. «In mancanza di tali trasferimenti – precisano Spi, Fnp e Uilp – dovrà essere la Regione a provvedere».
Tra le novità positive previste dalla legge di bilancio, invece, i sindacati citano l’aumento dei fondi per l’abbattimento delle rette delle case di riposo (8,6 milioni) e dei centri diurni (2 milioni), ma chiedendo però di «avviare subito il processo di riqualificazione delle case di riposo, atteso da oltre dieci anni, compresa la messa a regime della sorveglianza e la formazione del personale privo di qualificazione». Le segreterie regionali chiedono inoltre di definire rapidamente nuove regole sull’utilizzo dei fondi aggiuntivi: «Per dare certezze agli anziani e alle loro famiglie – spiegano – è indispensabile riordinare il sistema degli interventi di sostegno ai non autosufficienti, definendo i livelli essenziali di assistenza (Lea) da garantire a tutte le persone ospitate in casa di riposo di cui si deve far carico il sistema sanitario regionale. I nuovi fondi disponibili, pertanto, devono essere erogati in rapporto alla gravità della non autosufficienza e successivamente, previa intesa tra tutte le parti interessate, anche al reddito Isee».
Novità queste sulle quali i sindacati sollecitano l’avvio del confronto con l’assessore al Welfare Vladimir Kosic: «Viste anche le novità introdotte dalla Finanziaria – scrivono – chiediamo che l’assessore ci convochi quanto prima, per discutere nel merito tutti i problemi aperti».