La Costituzione in tasca, via al concorso nelle scuole

La nostra Costituzione ha più di 60 anni, ma non li dimostra. Il suo unico difetto, forse, è che è conosciuta poco. Non solo tra i giovani, ma in tutte le generazioni, e addirittura da parte di chi la dovrebbe conoscere meglio di tutti gli altri, come i politici e i rappresentanti delle istituzioni.
Per promuovere e diffondere la conoscenza della nostra carta costituzionale, lo Spi di Trieste ha lanciato un progetto che coinvolge 5.000 studenti della provincia. Tante le copie della Costituzione distribuite nelle scuole dai volontari del sindacato pensionati, ma l’iniziativa prevede anche un concorso, presentato ufficialmente il 2 dicembre al liceo Dante, riservato agli studenti del quinto anno delle scuole superiori, chiamati a cimentarsi sul tema “ La Costituzione in tasca, per conoscere il passato, consolidare il presente e progettare il futuro dell’Italia”. Previsti otto premi: 600 euro al primo classificato, 400 al secondo, 300 al terzo, 100 dal quarto all’ottavo.
Gli insegnanti potranno segnalare i migliori elaborati, massimo tre per classe, entro il 7 febbraio, alla commissione di valutazione, composta da Adriana Merola, segretario regionale Spi-Cgil, Flavia Di Mora, docente di Diritto costituzionale all’Università, Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa e da Franco Del Campo, docente di filosofia al liceo Petrarca e coordinatore del progetto. La premiazione si svolgerà venerdì 25 febbraio al “Dante”. Seguirà un dibattito pubblico su“Giovani e attualità della Costituzione italiana”, al quale parteciperanno Jole Santelli, vice presidente Commissione Affari costituzionali e l’onorevole Roberto Zaccaria, docente di Diritto costituzionale all’Università di Roma.
«L’obiettivo che ci prefiggiamo con il progetto “ La Costituzione in tasca” – spiega Del Campo – è di condividere e promuovere i valori di libertà e giustizia che sono alla base della nostra repubblcia e della nostra democrazia». Valori che nella nostra Costituzione hanno trovato la loro massima espressione, in una larga condivisione tra le diverse anime del Paese. «La parte forse più bella della Costituzione – prosegue Del Campo – sono le tre firme finali, del monarchico e liberale De Nicola, dell’ebreo comunista Terracini, del democratico cristiano De Gasperi, che danno una dimensione umana e concreta al miracolo costituente».