I pensionati a Tondo: insufficienti gli impegni sugli anziani

Gli impegni presi dal presidente Tondo nei confronti dei sindacati pensionati, che si limitano alla conferma dei fondi destinati all’assistenza domiciliare, non sono né sufficienti né esaustivi. È quanto scrivono Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil in una lettera inviata al governatore, in quanto titolare delle delega alla Sanità.
Le segreterie regionali delle tre organizzazioni, che denunciano la «mancanza di atti sostanziali dopo l’incontro di fine novembre», chiedono a Tondo di «fissare un calendario di incontri volti ad affrontare tutte le questioni poste dai sindacati per la tutela di pensionati e anziani». Questioni, rimarcano Ezio Medeot (Spi), Gianfranco Valenta (Fnp) e Arnoldo Renni (Uilp), aggravate dalla manovra del Governo Monti, che tra i vari effetti avrà anche quello di determinare l’aumento immediato dell’addizionale Irpef regionale, senza alcuna modulazione a seconda delle fasce di reddit». 
«La difficoltà della situazione – si legge nella lettera unitaria inviata a Tondo – richiede interventi e misure improntate a una vera equità, in particolare nel settore delle politiche socio-sanitarie». I sindacati ricordano a tale proposito le richieste già avanzate al presidente in occasione dell’incontro di novembre, in particolare quelle sulla rimodulazione dei ticket sulla diagnostica (oltre che sul pronto soccorso) a seconda del reddito Isee e sugli interventi a copertura dei rincari dei farmaci generici. «Senza dimenticare – rimarcano Medot, Valenta e Renni – le questioni da tempo sul tavolo in materia di rafforzamento dei servizi socio-sanitari territoriali, di rilancio dei piani di zona, di abbattimento delle rette e di riqualificazione delle case di riposo».
Tra gli altri temi sul tavolo anche la possibilità di interventi per agevolare gli oltre 5mila pensionati della regione che dovranno scegliere l’accredito elettronico della pensione in sostituzione del pagamento in contante. Una misura, questa, contrastata dai sindacati pensionati, che a livello nazionale hanno chiesto al Governo e agli enti previdenziali l’immediata apertura di un tavolo.