Finanziaria, pensionati in trincea in difesa del welfare

 «Il welfare sul territorio non può essere ridimensionato, perché costituisce una difesa fondamentale per le fasce deboli della popolazione, sempre più colpite da una crisi che allarga le aree di disagio e povertà  anche nella nostra regione. Una regione dove vivono 377mila pensionati, quasi la metà  dei quali vive con un reddito netto al di sotto dei mille euro». Questo l’appello lanciato dal segretario regionale del sindacato pensionati Cgil Ezio Medeot, nel corso di un’assemblea dei quadri tenutasi a Pasain di Prato, alla presenza della segretaria generale Carla Cantone.
Mettere in sicurezza la dotazione complessiva di 34 milioni sul fondo per l’autonomia possibile, confermando le poste aggiuntive stanziate quest’anno in sede di variazione di bilancio, e mettere in campo le risorse indispensabili per l’avvio della riqualificazione delle case di riposo, oltre che per l’abbattimento delle rette. Queste le priorità  indicate dallo Spi in vista del dibattito sulla Finanziaria regionale 2012. Ma Medeot esprime anche una «ferma contrarietà » alla riduzione degli attuali 19 distretti socio sanitari, prevista dal ddl di riforma della sanità  presentato dalla Giunta. «L’attuale dimensione di 60-70mila cittadini per distretto ““ spiega Medeot ““ è quella ideale per garantire l’efficienza dei servizi sul territorio».
Al centro dell’assemblea di Pasian di Prato, ovviamente, anche la finanziaria appena varata dal Governo Monti. «Tanto bastone e poca carota ““ ha commentato Carla Cantone ““ e ancora una volta a pagarne le conseguenze peggiori saranno pensionati e lavoratori dipendenti». Il taglio di un punto dell’Irpef sui due primi scaglioni, per la segretaria dello Spi, «è solo un contentino per mascherare l’aumento dell’Iva, che è il vero problema di questa manovra». L’equità  promessa dal Governo Monti, ha aggiunto Cantone, «è rimasta solo sulla carta, per cui il Parlamento ha l’obbligo politico e morale di correre subito ai ripari se non si vuole ancora una volta alimentare l’ingiustizia sociale».
Il sindcato guarda con preoccupazione anche ai tagli nei trasferimenti alle Regioni e alla riforma del titolo V: «Una riforma ““ denuncia il segretario regionale Cgil Franco Belci ““ che si è preteso di approvare in una nottata e senza alcun confronto. E sempre senza confronto, nonostante esista un’apposita commissione paritetica, il Governo punta a cancellare le Regioni a statuto speciale. Scelte inaccettabili nel merito e nel metodo».
Tra le poche novità  positive che arrivano da Roma l’intesa firmata ieri tra l’Inps e i sindacati pensionati riguardo alla questione degli indebiti sulle quattordicesime. Il problema interessa circa 200mila pensionati a livello nazionale e almeno 5mila in regione, ai quali viene richiesta la restituzione delle cifre erroneamente pagate nel 2009, per importi che vanno dai 336 ai 504 euro. L’intesa prevede la dilazione della restituzione fino ad almeno 36 mesi, con la possibilità  per i pensionati di prolungare tale periodo in presenza di particolari condizioni di difficoltà . Un risultato fortemente voluto dai sindacati, on l’obiettivo di limitare al massimo i disagi per pensionati comunque a basso reddito. Lo Spi regionale, in ogni caso, invita i pensionati toccati dal problema a contattare le sedi del sindacato. Secondo quanto riferito dall’Inps nazionale, tra l’altro, esistono casi di pratiche di recupero revocate in quanto non corrette.