Emergenza profughi, inaccettabili in Fvg le carenze dell’accoglienza

Lo Spi Cgil del Friuli Venezia Giulia, assieme alle segreterie territoriali, ritiene inaccettabili le carenze nell’accoglienza fornita ai richiedenti asilo, che in Friuli Venezia Giulia sono costretti a rimanere all’aperto, privi di alloggio e assistenza.
Rivolgiamo un pressante appello al Prefetto, agli Enti Locali e alla Giunta regionale, affinché vengano individuati urgentemente nuove strutture di accoglienza per queste persone, che fuggono dalle guerre e dalla fame, garantendo loro condizioni decorose di alloggio e assistenza, nel pieno rispetto della dignità  delle persone e delle condizioni di vita che vanno garantite a ogni essere umano, a partire dalla disponibilità  delle più elementari condizioni igienico-sanitarie. Improcrastinabile inoltre l’adozione di un progetto politico che affronti in maniera organica e strutturale un fenomeno come quello dei richiedenti asilo, che per la nostra regione è costante e non episodico o contingente.
Necessario nel contempo riconoscere e sostenere la meritevole azione delle organizzazioni umanitarie che quotidianamente intervengono per dare assistenza, cibo, vestiario a queste persone, costrette ad abbandonare famigliari, affetti e spossate da viaggi drammatici. Lo Spi Cgil del Fvg intende dare un segno tangibile di solidarietà  a favore di queste associazioni, laiche e religiose, per aiutarle a portare un aiuto immediato e concreto a queste persone, per l’acquisto dei generi di prima necessità  (cibo, coperte termiche, biancheria, sacchi a pelo ecc.) dei quali hanno urgente bisogno.
A tal fine, lo Spi Cgil regionale, in collaborazione con gli Spi territoriali, ha raccolto e consegnato un primo contributo ad alcune organizzazioni del volontariato in regione, impegnate in queste iniziative umanitarie di emergenza.
Nel contempo, ribadiamo l’appello ai rappresentanti istituzionali a reperire urgentemente dei posti letto in strutture coperte e adeguate alla sistemazione di questi profughi, tanto più in una terra che ha conosciuto l’emigrazione di migliaia di nostri cittadini e garantito accoglienza a decine di migliaia di profughi nel dopoguerra.