Bilancio sociale e voto europeo al centro del direttivo Spi-Cgil

«La trasparenza nella stesura di bilanci e la novità del bilancio sociale Spi, introdotta a livello nazionale, sono elementi decisivi per favorire un rapporto più diretto con gli iscritti e i cittadini e per rendere più visibili i risultati prodotti dall’azione del sindacato pensionati». O ha affermato Luciano Del Rosso, della segreteria Spi-Cgil Fvg, aprendo il direttivo regionale dello Spi-Cgil tenutosi oggi a Tricesimo, alla presenza del segretario generale Gio Batta Degano, di Giuliana Pigozzo, della segreteria regionale Cgil.
Di bilancio e bilancio sociale in particolare ha parlato anche Ettore Combattente, della segreteria nazionale dello Spi, che ha presentato i risultati di una ricerca Ires sul tema “Lo Spi fra azione sindacale e sviluppo della cittadinanza”. «Dall’indagine – ha spiegato Combattente – si evince che per rafforzare la partecipazione al sindacato è necessario operare un graduale miglioramento dei servizi erogati, mostrando una maggiore attenzione alla particolarità della condizione dell’anziano e abbandonando un’impostazione che da un numero crescente di persone, anche tra gli iscritti, viene considerata eccessivamente ideologica». Indispensabile inoltre incrementare la visibilità delle iniziative del sindacato e i risultati ottenuti in sede di contrattazione territoriale.
Al centro del dibattito, oltre al bilancio consuntivo 2008, anche l’imminente voto europeo del 6 e 7 giugno. Del Rosso, a questo proposito, ha sottolineato la necessità di sviluppare iniziative e piattaforme comuni con i sindacati dei Paesi limitrofi. Adriana Merola, segretaria dello Spi Trieste, ha rivendicato un ruolo più incisivo della Ferpa all’interno del Sindacato europeo, al fine di tutelare le esigenze specifiche dei pensionati e degli ultra-sessantenni. «L’Europa ha bisogno di un modello di welfare più solidale», ha ribadito Gianni Menegazzi, mentre Renato Selles ha ricordato come l’Unione Europea si sia troppo spesso rivelata più attenta alle esigenze delle imprese piuttosto che a quelle di lavoratori e pensionati, citando gli esempi delle direttive sull’orario di lavoro e della Bolkestein.Di welfare ed Europa ha parlato anche Nazario Mazzotti, della segreteria regionale, preoccupato per le politiche della Giunta Tondo, anche alla luce del Libro Verde recentemente presentato dall’assessore alla Salute Vladimiro Kosic.
Da segnalare anche i contributi di Elios Vertovese, che ha ricordato la proposta di legge d’iniziativa popolare sull’apprendimento permanente sostenuta dall’Auser e dallo Spi, e di Gino Dorigo, che ha sottolineato l’assoluta priorità, per tutta la Cgil , di rafforzare il ruolo delle Camere del lavoro e della contrattazione territoriale: «Solo così – ha concluso Dorigo – saremo in grado di rafforzare il nostro consenso tra iscritti e cittadini». (lara pizzone)